MASSAGGIO LINFATICO
Metodo VODDER
Il Linfodrenaggio Manuale Vodder fa parte delle tecniche di massaggio più riconosciute ed è distinguibile per la specifica manualità che, correttamente esercitata, esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.
Le manovre esercitate con una o due mani, sui diversi distretti corporei, vengono eseguite in sequenze prossimo-distali che rispettano il decorso dei deflussi cutanei e sottocutanei o meglio epifasciali in direzione delle stazioni linfonodali di competenza di un determinato punto di scarico linfatico.
Un parametro fondamentale è rappresentato dall’alternanza di pressione esercitata manualmente che, non superando i 30-40 mmHg, può variare sensibilmente a seconda dei vari distretti corporei o in presenza di edemi.
È necessario evitare ogni tipo di irritazione della cute (sfregamento, scivolamento, pressione eccessiva e costante, manualità brusche e “di taglio”) che possano provocare iperemie reattive, quindi è preferibile non usare oli o creme per evitare di perdere il controllo della manualità che nel suo specifico consiste in un trazionamento della pelle.
L’azione del LDM stimola un aumento della linfoangiomotricità, un drenaggio dell’interstizio favorendo spostamento di liquidi, di proteine e cellule immunitarie ed eliminazione di cataboliti e scorie varie a beneficio della circolazione tissutale.
La tecnica secondo il Dr. Vodder eseguita con movimenti armonici, lenti e ritmici al fine di rispettare i parametri fisiologici del deflusso linfatico senza indurre stimoli che possano provocare “spasmi dei vasi linfatici”, favorisce anche altri effetti, dimostrati scientificamente, quali simpaticolitico e antidolorifico.
Si ipotizza anche un effetto sul sistema immunitario con il conseguente aumento delle difese dell’organismo.
L’ambiente in cui viviamo è ricchissimo di batteri, virus, sostanze chimiche e fisiche che potrebbero rappresentare un pericolo per il nostro organismo. In queste condizioni, dovremmo ammalarci continuamente, ma ciò non accade grazie ai meccanismi di difesa di cui siamo dotati, definite barriere naturali.
- La pelle, con il sebo e il sudore rappresenta una barriera contro virus e batteri
- I peli e le ciglia, delle alte vie respiratorie trattengono impurità dell’aria e producono muco che ingloba ed espelle elementi estranei presenti nell’aria
- Le lacrime, lavano e disinfettano gli occhi
- La saliva, con il “lisozima” svolge un’azione disinfettante sui cibi
- I succhi gastrici e l’acido cloridrico dello stomaco, distruggono microrganismi che superano le prime barriere di difesa
- La flora batterica dell’intestino protegge dall’invasione di microrganismi patogeni.
Quando la protezione di queste barriere naturali non basta, interviene il Sistema Immunitario costituito da globuli bianchi. Le difese specifiche sono più lente ed utilizzano i linfociti concentrati nei linfonodi e sono di tre tipi: linfociti di tipo B, maturano nel midollo osseo; linfociti di tipo NK( natural killer), maturano nel midollo osseo e linfociti di tipo T, prodotti dalla ghiandola del Timo.
Indicazioni del Linfodrenaggio manuale
Gli effetti del linfodrenaggio sul sistema vascolare linfatico possono essere:
- Aumento della formazione della linfa
- Incremento della portata linfatica
- Stimolazione dell’attività dei linfonodi
- Riduzione della stasi linfatica-
Si dimostra particolarmente utile in caso di problematiche:
- Insufficienze venose (ulcere venose), vasculiti, claudicatio, flebostasi costituzionali, disturbi circolatori a carico del microcircolo, interventi di chirurgia vascolare (stripping, safenectomie)
- Traumi articolari e muscolari, distorsioni, lesioni tendinee, legamentose, esiti di fratture, interventi di endoprotesi, sindrome algodistrofica di Sudek, colpi di frusta, artrosi, discopatie, lombosciatalgie, cervicalgie, sindrome da conflitto a carico dell’articolazione scapolo-omerale
- Patologie reumatologiche, poliartriti, artrite reumatoide, morbo di Bechterew
- Infiammazioni croniche delle vie respiratorie: sinusite, raffreddore cronico, bronchite cronica e asmatica, otite e tonsilliti ricorrenti ( bambini “linfatici”)
- Acufeni, Labirintiti, Sindrome di Menière
- Patologie a carico del tessuto connettivo (sclerodermia, LES – lupus erythematosus) e del pannicolo adiposo (Lipedemi, lipoedemi localizzati, edema ciclico idiopatico, PEFS, cellulite)
- Patologie del SN centrale e periferico, commozione cerebrale, emicrania e cefalea, nevralgia del trigemino, paresi facciale, apoplessia, sclerosi multipla
- Distonie neurovegetative (Stipsi, stress, sindrome premestruale)
Inoltre in ambito dermatologico il Linfodrenaggio manuale trova indicazione in esiti cicatriziali post interventi di chirurgia plastica o estetica (liposuzione, lifting, blefaroplastica, rinoplastica, cheloidi, innesti e trapianti di cute), dermatiti, eczemi, acne rosacea e vulgaris.
Controindicazioni del linfodrenaggio manuale
Il linfodrenaggio, come per altri tipi di massaggio, non è indicato nei seguenti casi:
- Affezioni della pelle
- Disturbi del basso ventre
- Patologie venose acute
- Infezioni acute
- Insufficienza cardiaca scompensata
- Ipertiroidismo
- Ipotensione
Tuttavia in caso di dubbi, è fondamentale richiedere il parere del medico.